Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26164 del 7 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:26164PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, di cui all'art. 495 c.p., si configura anche nel caso in cui l'imputato abbia reso molteplici dichiarazioni, tutte diverse tra loro, in merito alle proprie generalità, senza che sia necessario accertare quali di tali dichiarazioni siano effettivamente mendaci. Ciò in quanto la norma incriminatrice mira a tutelare l'affidamento della pubblica amministrazione sulla veridicità delle informazioni fornite dai cittadini, a prescindere dalla possibilità di individuare con certezza le generalità reali dell'imputato. Pertanto, il reato sussiste qualora risulti provato che l'imputato abbia fornito in più occasioni indicazioni contrastanti sulla propria identità, data di nascita o altre qualità personali, non essendo rilevante che in una sola circostanza egli possa aver eventualmente dichiarato il vero. Tale orientamento, consolidato nella giurisprudenza di legittimità, si fonda sull'esigenza di assicurare l'affidabilità e la certezza dei dati anagrafici e identificativi forniti alla pubblica amministrazione, a tutela del corretto svolgimento dell'attività istituzionale e dell'interesse pubblico alla corretta identificazione dei cittadini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2020 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore VENEGONI ANDREA.
FATTO E DIRITTO
Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Torino confermava la sentenza con cui il tribunale di Torino, in data 23.3.2017, aveva condannato (OMISSIS) alla pena rit…

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