Cassazione penale Sez. II sentenza n. 54588 del 22 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54588PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il giudicato cautelare, formatosi a seguito di precedenti provvedimenti giudiziari in materia di misure cautelari, preclude una nuova valutazione della gravità indiziaria, salvo il sopravvenire di elementi di novità che consentano di superare tale preclusione processuale. Pertanto, il tribunale del riesame, nel decidere sulla richiesta di revoca di una misura cautelare, non può limitarsi a una mera rilettura degli elementi già valutati in precedenza, ma deve verificare l'esistenza di nuovi fattori che giustifichino una rivalutazione del quadro cautelare. Il ricorso per cassazione che si limiti a prospettare una diversa valutazione di elementi già esaminati in precedenza, senza indicare specifici elementi di novità, è pertanto inammissibile per difetto di autosufficienza, non potendo il giudice di legittimità procedere ad un esame diretto degli atti processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. ALMA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza n. 1729/16 in data 12/09/2016 del Tribunale di Catania in funzione di giudice del riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALMA ((omissis))ia;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell&#x…

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