Consiglio di Stato sentenza n. 2260 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:2260SENT

Massima

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Il regolamento comunale per l'occupazione di suolo pubblico antistante gli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande può legittimamente prevedere requisiti igienico-sanitari più stringenti rispetto al regolamento comunale di igiene e sanità, in quanto la concessione di suolo pubblico rappresenta una fattispecie distinta e ulteriore rispetto al mero esercizio dell'attività di somministrazione, giustificando così l'imposizione di specifici obblighi e condizioni per il rilascio della relativa autorizzazione. In particolare, l'obbligo di dotare l'esercizio commerciale di un numero minimo di servizi igienici per il pubblico, parametrato alla capienza complessiva dell'attività, anche tenendo conto dell'ampliamento dell'area di somministrazione su suolo pubblico, risponde a esigenze di tutela dell'igiene e della salute pubblica, non configurando una illegittima compressione della libertà di iniziativa economica privata né una disparità di trattamento tra esercizi dello stesso genere. Il parere igienico-sanitario negativo dell'autorità competente, emesso nell'esercizio della propria discrezionalità tecnica sulla base dei parametri regolamentari, non può essere considerato illegittimo, in assenza di palesi errori o illogicità. L'impugnazione di un regolamento comunale di carattere normativo, che non produce effetti immediati di lesività, è tempestiva nel momento in cui si realizza una concreta applicazione dello stesso, come avviene con il provvedimento di annullamento della concessione di suolo pubblico.

Sentenza completa

N. 10151/2014
REG.RIC.

N. 02260/2015REG.PROV.COLL.

N. 10151/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10151 del 2014, proposto dalla Caffè Vanvitelli Sas in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Pierluigi Rizzo e Arturo Testa, con domicilio eletto presso l’avv. Pierluigi Rizzo in Roma, piazza del Popolo 18;

contro

Il Comune di Napoli in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv. Fabio Maria Ferrari e Anna Ivana Furnari, con domicilio eletto presso l’avv. Nicola Laurenti in Roma, Via F. Denza, 50/A; la Asl Napoli 1 Centro, rappresentata e difesa dall'avv. Fulvio Ceglio, con domicilio eletto presso lo Studio degli avvocati Capece Minutolo Del Sasso in R…

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