Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32419 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32419PEN

Massima

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La causa di non punibilità prevista dall'art. 599, comma 2, c.p. per il reato di ingiuria commesso in stato d'ira determinato da fatto ingiusto altrui si applica anche quando la reazione dell'agente sia diretta nei confronti di persona diversa dal provocatore, purché quest'ultimo sia legato all'offeso da rapporti tali da rendere plausibile la reazione nei suoi confronti, come nel caso in cui la persona offesa abbia affiancato il provocatore nella vertenza che lo contrapponeva al provocato, esponendosi personalmente verso quest'ultimo. L'accertamento dei presupposti per l'operatività della suddetta causa di non punibilità rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in sede di legittimità se sorretto da adeguata motivazione e logica deduzione. La mancata pronuncia del giudice di merito sulla persistenza in capo all'offeso di un diritto al risarcimento del danno non determina alcuna nullità della sentenza, in quanto il giudice decide sulla domanda per le restituzioni e il risarcimento del danno solo quando pronuncia sentenza di condanna e non anche quando pronuncia sentenza di assoluzione per l'esistenza di una causa di non punibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13/2010 TRIBUNALE di ROVERETO, del 25/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. Galasso Aurelio, che ha concluso per il rigetto d…

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