Il divieto di prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva reiterata e infraquinquennale, previsto dall'articolo 69, comma 4, del codice penale, è conforme ai principi costituzionali e non determina una manifesta sproporzione del trattamento sanzionatorio. Tale previsione normativa rientra nell'ambito delle scelte discrezionali del legislatore, il quale può legittimamente stabilire deroghe al bilanciamento delle circostanze, al fine di valorizzare in misura contenuta la componente soggettiva del reato, qualificata dalla plurima ricaduta del reo in condotte trasgressive di precetti penalmente sanzionati. La Corte costituzionale ha ritenuto tali deroghe ammissibili, salvo i casi in cui si determini un evidente squilibrio tra pene minime irrogabili, tale da neutralizzare l'offensività della fattispecie base. Pertanto, il divieto di prevalenza delle attenuanti generiche sulla recidiva reiterata, che incide esclusivamente fino a un terzo dei limiti edittali, non dà luogo a una manifesta sproporzione del trattamento sanzionatorio, ma si limita a valorizzare in misura contenuta la componente soggettiva del reato.