Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30025 del 29 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30025PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di concorso in lesioni volontarie aggravate da finalità di discriminazione etnico/razziale e di calunnia aggravata, desumibili da elementi probatori quali le dichiarazioni della persona offesa, l'entità e la natura delle lesioni, l'assenza di riscontri alle giustificazioni dell'indagato e le dichiarazioni di testimoni oculari, legittima l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in presenza di un concreto pericolo di reiterazione di condotte criminose, desumibile anche dalle minacce successive rivolte alla persona offesa. Tali valutazioni, compiute in modo logico e coerente dai giudici di merito, non possono essere sindacate in sede di legittimità, ove non emergano palesi vizi logici o lacune ricostruttive nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. Ma. , nato a (OMESSO);

contro ordinanza ex articolo 310 c.p.p. in data 17/06/2009 del Tribunale di Roma;

esaminati gli atti, il ricorso e il provvedimento impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore Generale dott. VOLPE Giuseppe, che concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Con …

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