Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52955 del 19 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52955PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 20-bis, comma 2, della Legge n. 110 del 1975 è un reato di mera condotta e di pericolo che si perfeziona per il semplice fatto che l'agente non abbia adottato le cautele necessarie, sulla base delle circostanze di fatto da lui conosciute o conoscibili con l'ordinaria diligenza, per impedire che persone appartenenti alle categorie indicate al comma 1 della medesima disposizione (minori, soggetti incapaci, inesperti o tossicodipendenti) possano venire in contatto con le armi custodite, in quanto il maneggio di tali strumenti da parte di tali soggetti è di per sé pericoloso. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, non è sufficiente il mero possesso dell'arma, ma è necessario che l'agente possa e debba rappresentarsi l'esistenza di una situazione tale da richiedere l'adozione di cautele specificamente necessarie per impedire l'impossessamento delle armi da parte di una delle persone indicate dalla legge, in relazione alle quali la norma impone l'obbligo di evitare il pericolo. La mera genericità della contestazione, senza l'indicazione di una persona rientrante in tali categorie, per la cui salvaguardia le cautele dovevano essere adottate, comporta l'insussistenza del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 9073/2012 TRIB.SEZ.DIST. di MARANO DI NAPOLI, del 04/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN…

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