Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 47308 del 11 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:47308PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito può ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, anche sulla base delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, purché tali dichiarazioni siano adeguatamente riscontrate da altri elementi probatori, anche di natura indiziaria, che consentano di individuare in modo specifico il ruolo e il contributo causale dell'indagato nell'ambito dell'associazione criminosa. In particolare, il richiamo esplicito all'indagato in una conversazione intercettata, unitamente alla ricostruzione complessiva del contesto criminale in cui opera l'associazione, può costituire un riscontro individualizzante idoneo a supportare l'attribuzione di un ruolo specifico all'indagato nell'ambito dell'associazione a delinquere di stampo camorristico dedita al traffico di stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso promosso da:

1) RU. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 3180/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 21/04/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CITTERIO Carlo;

sentite le conclusioni del PG Dott. DI CASOLA Carlo, per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. RU. GI. ha ricorso - insieme con CAVALIERE MARIO, la cui posizione e' stata definita all'udienza del 15.10.2009 - avve…

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