Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1246 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:1246SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esecuzione del giudicato formatosi sulla sentenza della Corte d'Appello Civile di Roma, afferma il principio per cui l'amministrazione pubblica è tenuta a dare puntuale e integrale esecuzione alle pronunce giurisdizionali passate in giudicato, senza possibilità di contestazione, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. In particolare, il Tribunale rileva che, in presenza di un giudicato che condanna l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro, quest'ultima è obbligata a provvedere al relativo adempimento entro il termine assegnato, senza possibilità di ulteriore contestazione, in applicazione dei principi affermati dalla giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. L'inerzia o il ritardo dell'amministrazione nell'esecuzione del giudicato legittima il ricorrente a ottenere una pronuncia di condanna all'adempimento, con eventuale nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inadempimento, nonché la condanna alle spese di giudizio. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto della legalità, imponendo all'amministrazione l'obbligo di conformarsi alle decisioni definitive dei giudici, senza possibilità di sottrarsi all'esecuzione del giudicato. Esso trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione sia condannata al pagamento di una somma di denaro o all'adozione di un determinato provvedimento, a prescindere dalla natura del rapporto giuridico sottostante e dalla materia oggetto della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/02/2022

N. 01246/2022 REG.PROV.COLL.

N. 06423/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6423 del 2021, proposto dal dott. ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, non costituita in giudizio;

per l'esecuzione

del giudicato, formatosi sulla sentenza n. 2380, pronunciata dalla Corte d'Appello Civile di Roma, in data 26/04/2013, notificata il 06/12/2013;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 novembre 2021 il dott. ((omissis)) e uditi per …

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