Il provvedimento di annullamento di un'autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza, ai sensi dell'art. 159 del D.Lgs. n. 42 del 2004, deve essere adottato entro il termine perentorio di 60 giorni dalla ricezione della relativa documentazione. Tale termine, tuttavia, può essere interrotto una sola volta per un periodo non superiore a 30 giorni, qualora emerga la necessità di ottenere chiarimenti o di acquisire elementi integrativi di giudizio, ai sensi dell'art. 6, comma 6-bis, del D.M. n. 495 del 1994. In tal caso, il termine riprende a decorrere dal ricevimento della documentazione o dall'acquisizione delle risultanze degli accertamenti istruttori richiesti, senza che il complessivo termine per l'adozione del provvedimento di annullamento possa essere prolungato oltre i 60 giorni originariamente previsti. La Soprintendenza, nell'esercizio del proprio potere di annullamento, non effettua una valutazione di merito sulla compatibilità dell'intervento con i valori paesaggistici, ma si limita a verificare la legittimità del provvedimento autorizzativo comunale, anche con riferimento a profili di eccesso di potere, senza che ciò comporti un'indebita ingerenza in ambiti di competenza comunale.