Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 75 del 2019

ECLI:IT:TARPE:2019:75SENT

Massima

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La concessione demaniale non può essere oggetto di subingresso senza l'espressa autorizzazione dell'amministrazione concedente, la quale è tenuta a verificare il rispetto delle condizioni e formalità previste dalla convenzione, tra cui la stipula di una scrittura privata autenticata tra il concessionario uscente e il subentrante. Il mero comportamento concludente dell'amministrazione, come l'incasso dei canoni, non può essere equiparato a un provvedimento tacito di autorizzazione al subingresso, in quanto ciò richiederebbe l'espletamento di un apposito procedimento amministrativo, culminante nell'adozione di un provvedimento espresso. In assenza di tale autorizzazione espressa, il subingresso nella concessione demaniale è da considerarsi illegittimo e comporta la decadenza della concessione stessa. Il principio di legalità, infatti, impone che i provvedimenti taciti e i silenzi significativi siano configurabili solo nei casi espressamente previsti dalla legge, senza possibilità di applicazione analogica. Pertanto, il mero comportamento dell'amministrazione, anche se volto all'incasso dei canoni, non può essere qualificato come provvedimento implicito di autorizzazione al subingresso, in assenza di una manifestazione certa ed inequivoca della volontà amministrativa in tal senso, collegata in modo esclusivo e bilaterale all'atto presupposto.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/03/2019

N. 00075/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00239/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 239 del 2017, proposto da
Mercato Coperto s.r.l.s unipersonale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Lanciano, via Piave, n.1;

contro

Comune di Lanciano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in forma digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

- della deliberazione di Giunta Comunale, n. 202 del 7 giugno 2017.

Visti il ricorso…

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