Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31192 del 16 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:31192PEN

Massima

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Il possesso di una quantità di sostanza stupefacente, accompagnato dal possesso di strumenti e oggetti comunemente utilizzati per il confezionamento e la cessione di dosi a terzi, integra il reato di detenzione ai fini di spaccio, anche in assenza di una prova diretta della cessione, in quanto tale circostanza, unitamente alla quantità detenuta, costituisce un indice sintomatico della destinazione della droga al mercato illecito, superando la mera ipotesi di detenzione per uso personale. Il giudice di merito, nel valutare la finalità della detenzione, può legittimamente escludere la destinazione ad uso personale sulla base di una motivazione logica e completa, che tenga conto di tutti gli elementi di fatto emersi, senza che la prospettazione di una diversa ricostruzione da parte dell'imputato, ove risulti meno convincente e priva di adeguato riscontro probatorio, sia idonea a inficiare la valutazione operata dal giudice. Il principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio non impone al giudice di accogliere ipotesi ricostruttive alternative, purché la motivazione della sentenza risulti esaustiva e coerente con gli elementi di prova acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabett - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GENTILI Andr - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 10407/17 della Corte di appello di Roma del 14 dicembre 2017;
letti gli atti di causa, la sentenza impugnata e il ricorso introduttivo;
sentita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. Andrea GENTILI;
sentito il PM, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. SECCIA Domenico, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 14 dicembre 2017 la Corte di appello di Roma …

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