Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21361 del 17 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:21361PEN

Massima

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Il provvedimento definitivo di confisca adottato nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale può essere revocato solo in presenza di specifiche condizioni tassativamente previste dalla legge, quali l'insussistenza originaria dei presupposti per l'adozione della misura, l'emersione di nuove prove sconosciute al tempo del procedimento originario e sopravvenute rispetto alla conclusione dello stesso, ovvero la scoperta successiva di prove preesistenti ma non dedotte per cause non imputabili all'interessato. Né l'intervenuta assoluzione dell'interessato in un separato giudizio penale di cognizione, né la produzione di documentazione probatoria preesistente ma non dedotta nel procedimento di prevenzione, costituiscono elementi idonei a giustificare la revoca del provvedimento definitivo di confisca, in quanto non rientranti nelle ipotesi tassativamente previste dalla legge per l'esperimento di tale rimedio straordinario, che non può essere utilizzato come surrogato di una non consentita revisione nel merito della pronuncia definitiva. La disciplina della revoca della confisca di prevenzione, sia nella previgente normativa che nell'attuale formulazione, condivide con l'istituto della revisione penale di condanna la natura di rimedio straordinario, operante solo al ricorrere di specifiche condizioni e non estensibile a ipotesi diverse da quelle espressamente previste, al fine di preservare la stabilità dei provvedimenti definitivi e scongiurare un indebito riesame del merito della decisione originaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabin - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. (OMISSIS);
avverso il decreto n. 54/2108 Corte di Appello di Palermo del 27/11/2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Orlando Villoni;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, d.ssa Mariella De Masellis, che ha concluso per la inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato, la Corte di Appello di Palermo, Sezione per le Misure…

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