Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38521 del 10 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38521PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il vincolo della continuazione tra più reati non può essere ravvisato sulla base della sola analogia tra le condotte criminose o della loro vicinanza temporale, essendo necessario che emerga la prova di un programma delinquenziale unitario, già concepito nelle sue linee essenziali al momento della commissione del primo reato. L'unicità del disegno criminoso, presupposto per l'applicazione dell'istituto della continuazione, richiede pertanto la dimostrazione di una progettazione anticipata e circoscritta di una serie ben individuata di illeciti, desumibile da indici esterni significativi. In assenza di tale prova, i reati successivi devono considerarsi frutto di decisioni estemporanee, non rientranti in un medesimo programma criminoso. Inoltre, il ricorso per cassazione deve ritenersi ammissibile in relazione al principio di autosufficienza, quando da esso risulti univocamente desumibile la materia devoluta al giudice di appello e le ragioni del gravame, senza necessità di utilizzare atti diversi dal ricorso stesso. Infine, il mancato accoglimento di un motivo di ricorso non determina automaticamente un interesse all'impugnazione, essendo necessario che l'eventuale accoglimento del motivo possa produrre un risultato vantaggioso per il ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CR. RI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/05/2007 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAPPIA PIETRO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

FATTO

Con sentenza del 31.10.2005 il Tribunale di La Spezia condannava Cr. Ri. …

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