Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 199 del 2017

ECLI:IT:TARFVG:2017:199SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica del Comune, nell'ambito della formazione e approvazione del Piano Regolatore Generale, è ampiamente discrezionale e non richiede una particolare motivazione, salvo che non si ravvisino specifiche situazioni di affidamento qualificato del privato a una determinata destinazione del suolo. La presentazione di osservazioni da parte dei privati non comporta un particolare onere motivazionale in capo all'Amministrazione, essendo sufficiente che le stesse siano state esaminate e ragionevolmente ritenute in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano. Le scelte urbanistiche sono censurabili solo per i profili di abnormità, illogicità e travisamento dei fatti, non essendo configurabile alcuna pretesa alla "non reformatio in pejus" della precedente disciplina urbanistica, in quanto l'interesse del privato a una precedente previsione più favorevole è una mera aspettativa generica, destinata a cedere dinanzi alla natura discrezionale del potere pubblico di pianificazione. Il Comune può legittimamente modificare la zonizzazione di un'area, anche in senso peggiorativo per il privato, purché tale scelta risulti ragionevole e coerente con gli obiettivi generali del piano, come il contenimento del consumo di suolo e della nuova urbanizzazione. La diversa zonizzazione di aree limitrofe può essere giustificata da differenze dimensionali, morfologiche e di attuale conservazione e utilizzo delle stesse. Il passaggio da una categoria all'altra di servizi pubblici previsti dal piano regolatore è ammesso, previa approvazione del progetto da parte del Consiglio comunale, a condizione che non comporti una riduzione della superficie complessiva comunale destinata a standard, inferiore alla superficie minima prevista dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2017

N. 00199/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00242/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 242 del 2016, proposto da:
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Itis, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Gianni Zgagliardich, con domicilio eletto presso il suo studio in Trieste, piazza S. Antonio 2;

contro

Comune di Trieste, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Maritza Filipuzzi, Maria Serena Giraldi e Valentina Frezza dell’Avvocatura comunale, domiciliato in Trieste, via del Teatro Romano 7 presso gli Uffici dell’Avvocatura medesima;
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in persona del Presidente p.t.,…

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