Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27166 del 15 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27166PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere applicata, in deroga al divieto di cui all'art. 275 comma 2-bis c.p.p., quando il giudice ritenga, sulla base di una congrua motivazione, che ogni altra misura meno afflittiva sia inadeguata a soddisfare le esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato, e quando l'imputato non disponga di un domicilio certo nel quale poter essere sottoposto agli arresti domiciliari. Il giudizio di adeguatezza della misura cautelare deve essere compiuto nel rispetto del principio di proporzionalità di cui all'art. 275 comma 2 c.p.p., tenendo conto della gravità del reato, della non occasionalità della condotta e dell'esistenza di precedenti penali, nonché della pena irrogata, che, pur inferiore ai tre anni di reclusione, non impedisce l'applicazione della custodia in carcere qualora le altre misure risultino inadeguate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. ROSI E. - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M - Consigliere

Dott. BERNAZZANI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/09/2020 del TRIB. LIBERTA' di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;
sentite le conclusioni del PG Dott. TOCCI STEFANO, che conclude per l'annullamento con rinvio;
udito il difensore Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), del foro di Torino, che, associandosi alla richiesta del P.G., chiede l'accoglimento del ricorso e deposita documentazione.
RITENUTO IN FATTO
1. Il…

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