Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12834 del 30 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12834PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari è ricorribile per cassazione solo nei casi di nullità previsti dall'art. 127 comma 5 c.p.p., che sanzionano l'inosservanza delle norme concernenti la citazione e l'intervento delle parti in camera di consiglio. La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che tale limitazione del diritto al controllo delle decisioni giurisdizionali non realizza alcuna violazione del diritto di difesa, del principio del giusto processo e del principio di uguaglianza, in quanto il predetto limite alla facoltà di impugnazione opera nei confronti di tutte le parti processuali. Inoltre, il recente decreto legislativo n. 212 del 2015, che ha dato attuazione alla direttiva 2012/29/UE in materia di tutela delle vittime di reato, non ha introdotto innovazioni in relazione alla specifica materia dell'impugnazione del provvedimento di archiviazione, limitandosi a indicare gli indici in base ai quali desumere la particolare condizione di vittima vulnerabile agli effetti delle disposizioni processuali. Pertanto, i motivi di ricorso che si fondano su generici richiami a giurisprudenza della Corte EDU intervenuta in altre materie sono privi del requisito di specificità necessario per la loro ammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto:
dalla persona offesa (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 3/11/2014 del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vincenza;
visti gli atti, il Provv. denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis)) GIORDANO;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, SELVAGGI Eugenio, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3 novemb…

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