Consiglio di Stato sentenza n. 2429 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2429SENT

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene immobile, divenuto definitivo a seguito di sentenza penale passata in giudicato, determina il passaggio del bene nel patrimonio indisponibile dello Stato, con conseguente obbligo per l'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata di disporre lo sgombero dell'immobile da parte di tutti gli occupanti, anche se non direttamente coinvolti nel procedimento penale. Tale ordine di sgombero ha carattere dovuto e vincolato, non essendo configurabile alcuna posizione giuridica soggettiva meritevole di tutela in capo agli occupanti, né in relazione all'an né al quando della consegna dell'immobile. Pertanto, l'eventuale precedente annullamento di un provvedimento di sgombero, disposto per ragioni di estraneità di uno specifico soggetto alla vicenda penale, non è estensibile ad altri occupanti che risultino direttamente colpiti dalla misura ablativa. Inoltre, la mancata comunicazione di avvio del procedimento di sgombero non inficia la legittimità del provvedimento, in considerazione del suo carattere vincolato. Infine, il titolo di acquisto del bene da parte dello Stato, se a titolo originario o derivativo, non incide sulla legittimità dell'ordine di sgombero, essendo questo consequenziale alla definitività del provvedimento di confisca.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/03/2024

N. 02429/2024REG.PROV.COLL.

N. 07458/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7458 del 2023, proposto dai signori -OMISSIS- rappresentati e difesi dall’avvocato Giancarlo Violante Ruggi D’Aragona, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia,

contro

l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12,

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) n. -OMISSIS-, resa tra le parti.

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