Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32327 del 26 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32327PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di concorso nella detenzione e cessione di sostanze stupefacenti può essere affermata sulla base di un complessivo quadro probatorio che, pur in assenza di intercettazioni ambientali utilizzabili, si fondi su elementi di prova autonomi e indipendenti, quali le dichiarazioni del complice arrestato in possesso della droga, i riscontri delle attività di appostamento e pedinamento della polizia giudiziaria, nonché sulle condotte e sui comportamenti tenuti dagli imputati, anche in relazione alla loro situazione economica e patrimoniale. Tali elementi, valutati nel loro complesso secondo i canoni di cui all'art. 192 c.p.p., possono integrare un quadro probatorio logico e coerente, idoneo a fondare la responsabilità penale degli imputati per il reato contestato, anche in assenza di intercettazioni utilizzabili, purché la motivazione dia conto in modo esauriente dei risultati acquisiti e dei criteri adottati. La pena inflitta, inoltre, può essere ritenuta congrua e proporzionata, anche se superiore a quella irrogata per un reato dal quale l'imputato è stato assolto, purché la complessiva sanzione risulti inferiore a quella precedentemente comminata e la motivazione giustifichi adeguatamente le ragioni della determinazione sanzionatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. LU. N. IL (OMESSO);

2) ST. AN. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10005/1998 CORTE APPELLO di GENOVA, del 13/02/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per il rigetto di entrambi i ricorsi;

uditi i difensori avv. Benedetto A. e ((omissis)) S…

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