Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23506 del 11 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23506PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'imputato condannato dal Giudice di Pace a pena pecuniaria può proporre appello non solo contro il capo di condanna penale, ma anche contro il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno in favore della parte civile, in virtù dell'effetto estensivo dell'impugnazione della condanna penale previsto dall'art. 574, comma 4, c.p.p., applicabile anche al procedimento innanzi al Giudice di Pace. Pertanto, il Tribunale, in sede di appello, non può dichiarare inammissibile l'impugnazione proposta dall'imputato avverso la sentenza di condanna del Giudice di Pace, laddove essa contenga anche statuizioni civili, atteso che l'appello è lo strumento impugnatorio esperibile contro il provvedimento nel suo complesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVARESE Francesco - Presidente

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FU. Ra. (tramite il difensore avv. Castronovo F.), n. a (OMESSO);

avverso Ordinanza emessa in data 23.10.2007 dal Tribunale di Taranto che, in funzione di giudice di appello, dichiarava l'inammissibilita' dell'appello proposto, nell'interesse del Fu., avverso la sentenza n. 97/07 emessa in data 02.02.2007 dal Giudice di Pace di Taranto;

Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

Udita…

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