Il provvedimento amministrativo che autorizza interventi edilizi in aree soggette a vincolo paesaggistico e idrogeologico, ai sensi dell'art. 61 del D.P.R. 380/2001, non può imporre al privato beneficiario l'esecuzione di opere di sistemazione e messa in sicurezza di aree esterne all'intervento autorizzato, né subordinare l'agibilità dell'edificio alla realizzazione di tali opere, quando queste siano di competenza di un diverso soggetto attuatore e non interferiscano direttamente con la fruibilità e la sicurezza dell'immobile oggetto dell'autorizzazione. Analogamente, la prescrizione di attivare sistemi di monitoraggio per tutta la vita utile dell'opera, con trasmissione periodica dei dati al Comune, deve essere formulata in modo chiaro e determinato, indicando i requisiti tecnici minimi e la durata dell'obbligo, senza rimettere all'arbitrio del progettista la definizione di tali elementi essenziali. Infatti, l'Amministrazione non può imporre al privato oneri e prescrizioni eccessivamente generici e indeterminati, che ne precludano la concreta attuazione, in violazione dei principi di legalità, ragionevolezza e buon andamento dell'azione amministrativa.