Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32535 del 23 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:32535PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La richiesta di estradizione di un soggetto verso uno Stato estero non può essere rigettata sulla base di presunte violazioni dei diritti umani nelle carceri dello Stato richiedente, salvo che non vi siano elementi specifici e concreti che dimostrino l'esistenza di un quadro criminogeno o ideologico riconducibile a una volontà pubblica/istituzionale di sottoporre il detenuto a trattamenti disumani e degradanti. La durata della custodia cautelare subita dal soggetto nel Paese richiedente durante il procedimento di estradizione non è di per sé ostativa all'accoglimento della domanda, anche quando sia superiore al termine previsto dal mandato di cattura emesso dall'autorità straniera, in quanto la valutazione delle esigenze cautelari sottostanti al mandato non può essere oggetto di riesame discrezionale da parte dell'autorità richiesta. La sussistenza dei requisiti per l'estradizione, inclusa la gravità indiziaria, deve essere valutata in base a criteri di natura processuale, senza che possano essere addotti vizi di motivazione generici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (DIVIETO DI ESPATRIO) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 46/2014 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 06/05/2015;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) per l'annullamento con rinvio per il primo motivo e rigetto per gli altri;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'accoglimento.

CONSIDERATO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Brescia con senza del 6.5.15…

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