Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24417 del 7 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24417PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale dei proposti e la sproporzione tra i loro redditi e il valore dei beni acquisiti, può autonomamente riesaminare gli esiti del procedimento penale conclusosi con sentenza di prescrizione, al fine di accertare la partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati patrimoniali e il conseguente illecito arricchimento. La pericolosità sociale, oltre ad essere presupposto ineludibile della confisca di prevenzione, ne determina anche l'ambito temporale di applicazione, sicché possono essere confiscati solo i beni acquistati nel periodo in cui tale pericolosità si è manifestata. Il giudizio sulla sproporzione economica e sulla mancata dimostrazione della legittima provenienza dei beni, ancorato ai valori dichiarati al tempo degli acquisti e alle entrate ufficiali del nucleo familiare, non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretto da adeguata motivazione, non potendosi in tale sede rimettere in discussione il merito delle valutazioni compiute dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Frances - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. LANNA Angelo V. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 29/10/2021 della Corte di appello di Venezia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Francesco Centofanti;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Tassone Kate, che ha chiesto rigettarsi i ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe la Corte di appello di Venezia confermava la …

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