Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 92 del 2015

ECLI:IT:TRGATN:2015:92SENT

Massima

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Il decreto di condanna pronunciato ai sensi dell'art. 3 della legge n. 89/2001 (c.d. "Legge Pinto") per l'irragionevole durata di un processo amministrativo ha natura decisoria in materia di diritti soggettivi e, pertanto, è idoneo ad assumere valore ed efficacia di giudicato ai fini dell'ammissibilità del ricorso per ottemperanza. Di conseguenza, l'amministrazione soccombente è obbligata a conformarsi al giudicato, provvedendo al pagamento delle somme dovute a titolo di equa riparazione entro il termine perentorio assegnato dal giudice, decorso il quale può essere nominato un commissario ad acta per l'adempimento. Inoltre, in caso di mancato o ritardato pagamento, il giudice può condannare l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro a titolo di penalità di mora (c.d. "astreinte"), calcolata secondo criteri predeterminati, fino all'effettivo adempimento o all'intervento del commissario ad acta.

Sentenza completa

N. 00308/2014
REG.RIC.

N. 00092/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00308/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 308 del 2014, proposto da:
Avv. ((omissis)), in proprio nonché rappresentata e difesa dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Trento, Via Manci n. 54;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore, non costituito;

per l'ottemperanza

al decreto della Corte d'Appello di Trento n. 1662 Cron.e n. 733 Rep., depositato il 10.10.2011, per l’equa riparazione dei danni patrimoniali e non patrimoniali, per mancato rispetto del termine ragionevole di durata del processo (Legge Pinto).

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