Il bene demaniale marittimo non può perdere il proprio status di demanialità se non in forza di un atto formale di sdemanializzazione, essendo necessario un decreto del Ministro competente ai sensi dell'art. 35 del Codice della Navigazione. L'Amministrazione, pur essendo tenuta a valutare l'eventuale perdita delle caratteristiche demaniali del bene, conserva un ampio potere discrezionale nella scelta della migliore utilizzazione dello stesso, in vista del perseguimento dell'interesse pubblico, anche attraverso la concessione a privati in seguito a procedura di evidenza pubblica. Il privato richiedente non vanta un diritto soggettivo all'ottenimento della sdemanializzazione o della concessione, ma soltanto un interesse legittimo alla valutazione della sua istanza secondo i criteri di economicità e di proficua utilizzazione del bene nell'interesse pubblico, come previsto dall'art. 37 del Codice della Navigazione. L'Amministrazione può pertanto legittimamente rigettare la domanda di sdemanializzazione o di concessione, ove ritenga che il mantenimento del bene nel demanio marittimo o la sua diversa utilizzazione siano più convenienti sotto il profilo dell'interesse pubblico, nel rispetto dei principi di buon andamento e di economicità che devono orientare l'attività amministrativa.