Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40370 del 26 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:40370PEN

Massima

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Il giudice di pace, nel determinare la pena per il reato di lesioni personali volontarie e minaccia, deve rispettare i limiti edittali previsti dalla legge, senza poter ridurre la pena oltre il minimo edittale, anche in presenza di circostanze attenuanti generiche. La diminuzione della pena per le circostanze attenuanti non può superare il limite di un terzo della pena base, ai sensi dell'art. 65 c.p., comma 1, n. 3. Inoltre, la pena finale deve essere calcolata correttamente, applicando prima la diminuzione per le circostanze attenuanti e successivamente l'eventuale aumento per la continuazione, ai sensi dell'art. 81 c.p., comma 2. Il mancato rispetto di tali criteri di determinazione della pena comporta l'annullamento della sentenza, con la possibilità di una semplice rideterminazione matematica della pena nel rispetto dei limiti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI CAGLIARI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/07/2021 del GIUDICE DI PACE di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Procuratore generale Dr. ODELLO LUCIA, che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente al trattamento sanzionato…

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