Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17882 del 30 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17882PEN

Massima

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Il dolo di tentato omicidio sussiste quando l'agente, con coscienza e volontà, pone in essere una condotta idonea a provocare, con elevato grado di probabilità, la morte della vittima, anche in assenza di una specifica finalità di uccidere. Ciò si desume dalla modalità di esecuzione del reato, quali l'utilizzo di un'arma da fuoco, il numero di colpi esplosi, la direzione degli stessi verso parti vitali della vittima, nonché dal comportamento successivo dell'agente, come l'inseguimento, le minacce di morte e l'abbandono della vittima in condizioni precarie. L'assenza di ulteriori lesioni mortali, dovuta all'intervento dei soccorsi, non esclude la sussistenza del tentato omicidio, essendo sufficiente l'idoneità oggettiva della condotta a provocare la morte. Il dolo alternativo di lesioni e omicidio può essere desunto dalla tipologia di arma utilizzata, dalle zone del corpo colpite e dal numero di colpi esplosi, anche in assenza di una specifica finalità di uccidere. La valutazione del giudice di merito in ordine al bilanciamento tra attenuanti generiche e aggravanti contestate rientra nell'ambito della sua discrezionalità e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIACOMO ROCCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CESQUI ELISABETTA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
L'avv. (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
L'avv. (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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