Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11831 del 18 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11831PEN

Massima

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Il beneficio del condono di cui alla Legge n. 241 del 2006 non può essere concesso per i reati di partecipazione ad associazione armata finalizzata al traffico di stupefacenti e di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, aggravati ai sensi del D.P.R. n. 309 del 1990, in quanto tali reati sono ostativi alla concessione di tale beneficio. Il giudice dell'esecuzione non può essere vincolato dall'errata determinazione della pena concordata tra le parti in sede di giudizio di primo grado, in quanto tale errore doveva essere rilevato dal giudice del dibattimento e non può essere fatto valere dall'imputato oltre il giudizio. La concessione delle circostanze attenuanti generiche non fa venir meno l'ipotesi aggravata ai fini della concessione del condono. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'applicabilità del beneficio del condono, deve fare riferimento alla fattispecie criminosa originariamente contestata, senza essere vincolato dalla pena concordata tra le parti, la quale può essere il frutto di un errore non rilevato in sede di giudizio di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. RO. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/06/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. IACOVIELLO F. M. che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.

La Corte:

OSSERVA

1.1 Con ordinanza del 27 giugno 2008 la Corte di Appello di Catanzaro, in funzione di giudice dell'esecuzi…

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