Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2517 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:2517SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che determina la cessazione della materia del contendere nel corso di un giudizio amministrativo comporta il venir meno dell'interesse delle parti a proseguire il giudizio e dell'obbligo del giudice di pronunciarsi sul merito della controversia. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in considerazione della peculiarità della vicenda in fatto e in diritto. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo sopravvenuto nel corso del giudizio, che soddisfa pienamente la pretesa del ricorrente, determina la cessazione della materia del contendere. Ciò comporta che il giudice non debba più pronunciarsi sul merito della controversia, in quanto viene meno l'interesse delle parti a proseguire il giudizio. In tali casi, il giudice dispone la compensazione integrale delle spese di lite, tenuto conto della peculiarità della vicenda in fatto e in diritto. La massima giuridica sintetizza in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto affermato dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi, contenendo le principali argomentazioni e ragionamenti sviluppati nella sentenza.

Sentenza completa

N. 01302/2011
REG.RIC.

N. 02517/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01302/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1302 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
S.C.I. SOCIETÀ CONCESSIONI INTERNAZIONALI, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), presso il cui studio è elettivamente domiciliata in Milano, Piazza San Babila, n. 4/A

contro

COMUNE DI MILANO, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliato presso gli uffici dell’Avvocatura comunale in Milano, Via Andreani, n. 10

nei confronti di

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