Cassazione penale Sez. III sentenza n. 52030 del 15 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52030PEN

Massima

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Il possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente, suddivisa in dosi e corredata di strumentazione tipica dello spaccio, integra il reato di detenzione illecita ai fini di spaccio, anche in assenza di una effettiva cessione a terzi, in quanto la divisione in dosi e l'apposizione dei prezzi sugli involucri costituiscono elementi sintomatici di una destinazione della sostanza al mercato illegale, a prescindere dal dato ponderale e dalla mancata consumazione della cessione. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, deve tenere conto non solo della quantità di droga rinvenuta, ma anche di altri elementi oggettivi, quali la suddivisione in dosi, l'apposizione dei prezzi sugli involucri e il possesso di strumentazione tipica dello spaccio, che denotano la finalità di spaccio, anche in assenza di una effettiva cessione a terzi. Ciò in quanto, ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la mera detenzione della sostanza stupefacente, senza che sia necessaria la sua effettiva commercializzazione, essendo il tentativo punibile solo qualora l'agente, non essendo in possesso della cosa, abbia compiuto atti idonei e diretti a conseguirne la detenzione senza riuscirvi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS):

avverso la sentenza della Corte d'appello di BOLOGNA in data 18/04/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Fimiani P., che ha chiesto annullarsi con rinvio l'impugnata sentenza, limitatamente al regime sanzionatorio e dichiararsi inammissibile il ricorso, ne…

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