Consiglio di Stato sentenza n. 679 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:679SENT

Massima

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La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica può essere legittimamente disposta anche in assenza di un previo vincolo preordinato all'esproprio, purché tale vincolo sia successivamente apposto sulle aree interessate, ai sensi degli artt. 9 e 10 del d.P.R. n. 327/2001 (Testo unico sulle espropriazioni). In tal caso, la dichiarazione di pubblica utilità acquista efficacia al momento dell'apposizione del vincolo espropriativo, in applicazione dell'art. 12, comma 3, del medesimo Testo unico. La mancata indicazione, nella delibera di dichiarazione di pubblica utilità, che il vincolo sarebbe sorto successivamente per effetto di varianti urbanistiche, non inficia la legittimità della procedura, così come l'erroneo riferimento, nella stessa delibera, all'esistenza di un vincolo già apposto. Le garanzie partecipative del proprietario espropriato sono comunque assicurate, anche in assenza di specifiche comunicazioni, qualora egli abbia potuto effettivamente partecipare al procedimento e presentare osservazioni, senza che ciò abbia inciso sulle determinazioni finali. Inoltre, la realizzazione di opere di raddoppio di una preesistente linea ferroviaria non richiede la preventiva valutazione ambientale strategica (VAS), essendo sufficiente l'acquisizione della valutazione di impatto ambientale (VIA). Infine, il decreto di esproprio è tempestivamente adottato quando emesso entro il termine quinquennale di efficacia del vincolo preordinato all'esproprio, decorrente dalla data di approvazione delle varianti urbanistiche necessarie, e non già dalla data di approvazione del progetto definitivo dell'opera.

Sentenza completa

N. 01892/2013
REG.RIC.

N. 00679/2016REG.PROV.COLL.

N. 01892/2013 REG.RIC.

N. 03501/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1892 del 2013, proposto da:
Scaldaferri Giuseppe, rappresentato e difeso dall'avv. Pietro Marsili, con domicilio eletto in Roma, via dei Due Macelli, 60;

contro

- Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in persona del Ministro
p
ro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi, 12;
- Rete Ferroviaria Italiana s.p.a., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'avv. Federico Bucci, con domicilio eletto in Roma, Via S. Maria Mediatrice, 1;
- Regione Lazi…

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