Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11135 del 15 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11135PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, anche di natura indiziaria, purché logicamente e razionalmente valutati dal giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. In particolare, la valutazione del contenuto delle intercettazioni telefoniche rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere censurato in cassazione se non per manifesta illogicità. Inoltre, ai fini del riconoscimento dell'aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p., il giudice può effettuare una valutazione incidentale sulla sussistenza di una compagine associativa di tipo mafioso, anche in assenza di una formale contestazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p., purché tale accertamento non si basi unicamente sull'emissione, in un diverso procedimento, di una misura cautelare per il predetto reato associativo, ma richieda l'acquisizione degli elementi di prova posti a fondamento di tale misura. Infine, la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., è prevalente, in quanto speciale, rispetto alla norma generale stabilita dall'art. 274 c.p.p., sicché, se il titolo cautelare riguarda i reati previsti dall'art. 275, comma 3, c.p.p., detta presunzione fa ritenere sussistente, salvo prova contraria, non desumibile dalla sola circostanza relativa al mero decorso del tempo, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. CIANFROCCA P. - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 15.9.2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Mastroberardino Paola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN …

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