Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 17304 del 2010

ECLI:IT:TARNA:2010:17304SENT

Massima

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L'amministrazione comunale non può emettere un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive prima di aver definito il procedimento di accertamento di conformità presentato dal privato, in quanto tale provvedimento repressivo-ripristinatorio risulterebbe illegittimo per violazione del principio di economicità e coerenza dell'azione amministrativa. Infatti, l'esecuzione della misura demolitoria in mancanza della previa definizione del procedimento di sanatoria vanificherebbe a priori l'interesse del privato ad ottenere, ove ne sussistessero i presupposti, la regolarizzazione delle opere abusive, precludendo ogni valutazione circa il mantenimento o l'eliminazione delle stesse, e determinerebbe l'inconveniente di demolire manufatti, per poi eventualmente consentirne la ricostruzione in base a nuovo permesso di costruire. Pertanto, l'amministrazione comunale, prima di adottare un provvedimento di demolizione, è tenuta a pronunciarsi sull'istanza di accertamento di conformità presentata dal privato, sia in senso favorevole che negativo, al fine di consentire l'esercizio del potere repressivo solo in caso di rigetto della domanda di sanatoria. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza consolidata, mira a garantire l'economicità e la coerenza dell'azione amministrativa, evitando inutili demolizioni di opere che potrebbero essere successivamente ricostruite in base a un nuovo titolo edilizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE OTTAVA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 371 del 2009, proposto da:
An.Co., rappresentato e difeso dall'avv. Ge.Di.Ri., con domicilio eletto presso Ge.Di.Ri. in Napoli;
contro
Comune di Carinola;
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
EDILIZIA: ORD. DI DEMOLIZIONE N. 52/2008.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 maggio 2010 il dott. ((omissis)) e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO e DIRITTO
1. Col ricorso in epigrafe, notificato il 19 dicembre 2008 e depositato il 21 gennaio 2009, Co.An. impugnava, chiedendone l’annullamento, previa sospensione, l…

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