Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8433 del 2 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8433PEN

Massima

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Il tentativo di violenza privata si configura quando la minaccia, pur non avendo effettivamente intimidito il soggetto passivo e determinato una costrizione, sia comunque idonea a incutere timore e diretta a costringere il destinatario a tenere, contro la propria volontà, la condotta pretesa dall'agente. La differenza tra il delitto di minaccia e quello di violenza privata risiede nel fatto che nella minaccia l'atto intimidatorio è fine a sé stesso, mentre nella violenza privata la minaccia funge da mezzo per costringere il soggetto passivo a fare, tollerare od omettere qualcosa. L'idoneità della minaccia a coartare la volontà della vittima deve essere valutata con un giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del fatto e della condotta complessivamente posta in essere dal soggetto attivo. Le dichiarazioni della persona offesa, costituita parte civile, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'imputato, previa valutazione della credibilità personale e dell'attendibilità intrinseca della sua narrazione, nonché dell'individuazione di positivi elementi di riscontro. La causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto prevista dall'art. 131-bis c.p. non può essere riconosciuta in presenza di più reati legati dal vincolo della continuazione, specie se consumati in un significativo arco temporale, in quanto il reato continuato configura un'ipotesi di "comportamento abituale" ostativa al riconoscimento del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/01/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GUARDIANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PICARDI ANTONIETTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
Il difensore di parte civile, avvocato (OMISSIS) deposita conclusioni e nota spese alle quali si riporta.
L…

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