Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 148 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:148SENT

Massima

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Il provvedimento di annullamento in autotutela di una concessione edilizia tacitamente assentita ai sensi dell'art. 17 della Legge Regionale siciliana n. 4/2003 deve essere adottato entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla ricezione della perizia suppletiva eventualmente richiesta, a condizione che l'esame dell'istanza e la conseguente sospensione del procedimento siano avvenuti entro il termine, anch'esso perentorio, di duecentosettanta giorni dalla ricezione dell'istanza stessa; decorsi tali termini, il relativo potere di annullamento si consuma. La disciplina dell'art. 17 L.R. n. 4/2003 è sensibilmente diversa da quella prevista dall'art. 28 della L.R. n. 16/2016, che rinvia all'applicazione dell'art. 20 della L. n. 241/1990 con conseguente formazione del provvedimento tacito di accoglimento (silenzio-assenso). Pertanto, l'annullamento in autotutela della concessione tacitamente assentita, adottato oltre il termine perentorio previsto dalla legge regionale, è illegittimo. Per quanto riguarda invece il diniego della domanda di condono edilizio presentata ai sensi della L. n. 326/2003, il relativo provvedimento è legittimo qualora l'amministrazione abbia correttamente verificato che l'opera oggetto di condono superi i limiti dimensionali previsti dalla legge, senza che rilevi la violazione delle garanzie procedimentali, atteso che il preavviso di rigetto è stato notificato al tecnico che ha presentato l'istanza nell'interesse del richiedente. Infine, il diniego dell'istanza di accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 è legittimo qualora si fondi sul precedente diniego della domanda di condono edilizio, senza che sia necessario un autonomo accertamento della doppia conformità del manufatto abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/01/2023

N. 00148/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02272/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2272 del 2016, proposto da -OMISSIS- e-OMISSIS- rappresentati e difesi dagli avvocati Giuliana Ardito e Maria Beatrice Miceli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Maria Beatrice Miceli in Palermo, via Morello n. 40;

contro

Comune di -OMISSIS-, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Marina Fonti, con domicilio digitale come da PEC da registri di Giustizia;

nei confronti

-OMISSIS-, -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato Pietro Bisconti, con domicil…

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