Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33984 del 21 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33984PEN

Massima

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Il falso ideologico in atto pubblico commesso dal pubblico ufficiale, attraverso l'attestazione di fatti non corrispondenti al vero, integra un reato grave che lede la fede pubblica e la corretta funzionalità della pubblica amministrazione. Il giudice di merito, nel valutare la prova della condotta dolosa dell'imputato, può legittimamente ritenere la falsità della relazione di servizio redatta dal pubblico ufficiale sulla base di elementi indiziari, quali la mancata conferma di altri colleghi circa la presenza del soggetto controllato nell'orario indicato, le incongruenze temporali e la manifesta incompatibilità tra la durata del controllo attestata e quella effettivamente svolta. L'accertamento della falsità ideologica non richiede la prova diretta dell'intento di favorire il soggetto controllato, essendo sufficiente la dimostrazione dell'oggettiva divergenza tra quanto attestato e la realtà dei fatti. Il giudice di appello, nel confermare la condanna per il reato di falso, non è tenuto a disporre ulteriori indagini o a rinnovare l'istruttoria dibattimentale, qualora ritenga di poter decidere allo stato degli atti sulla base delle prove già acquisite, senza che ciò integri vizi motivazionali. Inoltre, il termine prescrizionale applicabile al reato di falso ideologico in atto pubblico, commesso prima dell'entrata in vigore della legge n. 251 del 2005, è quello di dieci anni, prorogabile fino a un massimo di quindici anni in considerazione degli atti interruttivi del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 364/2004 CORTE APPELLO di VENEZIA, del 08/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 8…

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