Consiglio di Stato sentenza n. 8704 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:8704SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esaminare il ricorso in appello avverso la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale che aveva respinto il ricorso di un privato contro l'annullamento, da parte della Soprintendenza competente, dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune per la sanatoria di un immobile, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il provvedimento con cui la Soprintendenza dichiara la nullità di un precedente nulla osta paesaggistico rilasciato dal Comune costituisce, nella sostanza, un atto di annullamento, per cui il termine di sessanta giorni per l'esercizio del potere di annullamento decorre dalla ricezione del nuovo provvedimento comunale emesso a seguito della dichiarazione di nullità. 2. La comunicazione dell'avvio del procedimento di annullamento può essere validamente effettuata al solo comproprietario che abbia gestito l'intera pratica, in quanto tale comportamento ha legittimamente ingenerato nell'Amministrazione il convincimento che egli fosse il rappresentante della proprietà. 3. La normativa speciale che disciplina il procedimento di controllo da parte della Soprintendenza del nulla osta paesaggistico comunale, prevedendo un termine di soli sessanta giorni per l'esercizio del potere di annullamento, deroga all'obbligo di comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990, in quanto tale adempimento sarebbe in contraddizione con la logica di celerità del procedimento. 4. Entro il termine di sessanta giorni deve intervenire il provvedimento di annullamento del nulla osta da parte della Soprintendenza, mentre la sua comunicazione può avvenire anche successivamente, trattandosi di affermazione pacifica in giurisprudenza. 5. Il provvedimento di annullamento del nulla osta paesaggistico da parte della Soprintendenza non invade la sfera di valutazioni di merito di competenza dell'Amministrazione comunale, qualora si fondi su elementi concreti di palese rilevanza paesaggistica, come l'incidenza della costruzione sulla libera visione delle alture circostanti, che il Comune non abbia adeguatamente considerato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE SESTA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso in appello numero di registro generale 2026 del 2010, proposto da:
Pa.Ri., rappresentato e difeso dall'avv. Pi.Ni., con domicilio eletto presso lo Studio Ga. in Roma;
contro
Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza per i beni architettonici, paesistici e patrimonio storico artistico etnoantropologico di Lecce, Brindisi e Taranto, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliati per legge presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
nei confronti di
Comune di Castrignano del Capo;
per la riforma
della sentenza del Tribunale amministrativo della Puglia, Sezione staccata di Lecce, Sezione I, n. 02984/2009, resa tra le parti, concernente AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA PER ISTANZA DI CONDONO EDILIZIO
Visti il ricorso in appello…

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