Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45231 del 9 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:45231PEN

Massima

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Il reato commesso in presenza delle condizioni del metodo mafioso o della finalità di agevolazione mafiosa, di cui all'art. 416-bis.1, comma 1, c.p., consente il riconoscimento della circostanza attenuante della collaborazione di cui al comma 3 dello stesso articolo, a prescindere dalla formale contestazione di tali condizioni. Tuttavia, il riconoscimento di tale attenuante è subordinato non solo all'accertamento della sussistenza delle predette condizioni, ma anche alla valutazione della decisività dell'apporto dichiarativo dell'imputato ai fini della ricostruzione dei fatti e dell'individuazione o cattura degli autori dei reati. Pertanto, il giudice può legittimamente negare l'attenuante della collaborazione qualora ritenga che le dichiarazioni dell'imputato non abbiano avuto carattere decisivo, anche quando accerti la presenza delle condizioni di cui all'art. 416-bis.1, comma 1, c.p. Inoltre, in assenza del requisito della decisività, non è possibile riconoscere comunque l'attenuante con una diminuzione di pena inferiore al massimo consentito, in quanto la decisività delle dichiarazioni costituisce uno dei due presupposti normativamente richiesti per l'applicazione dell'attenuante in questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E.M. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), (alias) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/09/2018 della CORTE di ASSISE di APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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