Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20993 del 23 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:20993PEN

Massima

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Il concorso nella falsità che esclude la responsabilità per l'uso di atto falso ai sensi dell'art. 489 c.p. deve consistere in un concorso punibile; pertanto, quando la falsificazione sia stata commessa all'estero e manchi la richiesta del Ministro della Giustizia, il falsificatore risponde comunque del reato di uso di atto falso, a prescindere dal suo eventuale concorso nella falsificazione stessa. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il concorso nella falsificazione di un documento, che esclude la responsabilità per l'uso di atto falso ai sensi dell'art. 489 c.p., deve consistere in un concorso punibile. Pertanto, quando la falsificazione sia stata commessa all'estero e manchi la richiesta del Ministro della Giustizia, il soggetto che fa uso del documento falso risponde comunque del reato di uso di atto falso, a prescindere dal suo eventuale concorso nella falsificazione stessa. Ciò in quanto il concorso nella falsità che esclude la responsabilità ex art. 489 c.p. deve essere un concorso punibile; diversamente, qualora la falsificazione sia stata commessa all'estero e manchi la richiesta del Ministro, il falsificatore risponde del reato di uso di atto falso, identicamente alle ipotesi in cui il concorso nella falsificazione non sia punibile per amnistia o prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TRIESTE;

nei confronti di:

1) DJ. MI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 08/11/2006 TRIBUNALE di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE RENATO LUIGI;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Giovanni Galati che ha …

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