Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48083 del 16 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48083PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) può configurarsi anche quando il sodalizio criminoso persegue vantaggi attraverso attività economiche in sé lecite, purché connotate dal metodo mafioso. In tale ipotesi, i capitali illeciti provenienti dalle attività del sodalizio mafioso possono costituire oggetto di potenziale riciclaggio, a prescindere dalla consumazione di specifici reati-fine. Pertanto, ai fini della configurabilità del delitto di riciclaggio (art. 648-bis c.p.), è sufficiente che i capitali provengano da attività riconducibili all'associazione mafiosa, senza necessità di accertare la realizzazione di ulteriori reati-scopo. Inoltre, il pericolo di fuga, quale esigenza cautelare, può essere desunto anche dallo stato di latitanza dell'indagato, in quanto sintomatico di una condotta ostruzionistica rispetto all'esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale e di una capacità organizzativa idonea ad eludere l'attività di polizia giudiziaria, soprattutto quando l'interesse all'elusione si ricollega alla gravità del reato contestato e alla presumibile gravità della sanzione. Infine, la valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, il cui apprezzamento è sindacabile in sede di legittimità solo per vizi di logicità e completezza della motivazione, senza possibilità di una diversa valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ZO. SZ. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 564/2009 TRIB. LIBERTA' di ROMA, depositata il 02/03/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott, VESSICHELLI Maria;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. MARTUSCIELLO Vittorio;

Udito il difensore avv. Covino G..

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione, a mezzo del difensore, Zo. Sz. , avverso la ordinanza del …

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