Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2548 del 19 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2548PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, di cui all'art. 594 c.p., è stato abrogato dal D.Lgs. n. 7/2016, con la conseguenza che il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, ai sensi dell'art. 2, comma 2, c.p. Ciò comporta la revoca anche dei capi della sentenza relativi agli interessi civili, fermo restando il diritto della parte civile di agire ex novo nella sede naturale per il risarcimento del danno e l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria civile. L'intervenuta abrogazione del reato di ingiuria determina altresì che la questione relativa all'omesso riconoscimento dell'esimente della provocazione ex art. 599 c.p. sarà valutata dal giudice civile, al quale è devoluto il procedimento per le sue determinazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Luigi - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/10/2014 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Di Nardo Marilia che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non e' piu' previsto dalla …

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