Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26112 del 13 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:26112PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di documento pubblico e quello di sostituzione di persona costituiscono distinte fattispecie criminose, non configurandosi un concorso apparente di norme, quando la condotta di contraffazione precede e risulta autonoma rispetto all'utilizzo del documento falso per sostituire la propria identità. In tali casi, la contraffazione e la successiva sostituzione di persona integrano una pluralità di azioni diverse e separate, che danno luogo a un concorso materiale di reati, non essendo possibile l'assorbimento del reato di sostituzione di persona in quello di contraffazione, anche ove quest'ultimo venga riqualificato come uso di atto falso. La condotta di contraffazione, infatti, risulta autonoma e distinta rispetto all'utilizzo del documento falso per sostituire la propria identità, essendo la prima logicamente e cronologicamente antecedente alla seconda. Pertanto, la contraffazione di un documento pubblico e la successiva sostituzione di persona mediante l'utilizzo del documento falso integrano un concorso materiale di reati, non essendo possibile l'assorbimento del reato di sostituzione di persona in quello di contraffazione o uso di atto falso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Pietr - Consigliere

Dott. BORSELLINO M. D. - Consigliere

Dott. PACILLI G. A. - Consigliere

Dott. RECCHIONE - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/12/2015 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa SANDRA RECCHIONE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. ROMANO GIULIO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Brescia confermava la condanna del ricorr…

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