Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7458 del 17 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:7458PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La confisca di beni per misura di prevenzione patrimoniale è legittima quando sussistono i presupposti soggettivi di pericolosità sociale del proposto, accertati sulla base di elementi probatori che dimostrino la sproporzione tra il reddito dichiarato e il patrimonio posseduto, nonché l'origine illecita di tale patrimonio, desumibile anche da indizi gravi, precisi e concordanti, quali il coinvolgimento del proposto in attività delittuose, le sue frequentazioni con soggetti appartenenti ad ambienti criminali e le sue condotte finalizzate al reimpiego di proventi illeciti nell'attività imprenditoriale. In tali ipotesi, il giudice è tenuto a valutare analiticamente la provenienza e le modalità di acquisizione di ciascun bene oggetto della misura ablativa, senza potersi limitare a una generica constatazione della sproporzione patrimoniale, essendo necessario accertare il nesso di pertinenzialità tra il singolo bene e l'attività illecita del proposto. La motivazione del provvedimento di confisca deve esporre in modo chiaro e logico gli elementi di fatto e di diritto posti a fondamento della decisione, senza che possa ritenersi carente o meramente apparente laddove contenga un'articolata e approfondita disamina delle risultanze istruttorie e delle argomentazioni difensive, confutandole in maniera adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giulian - Presidente

Dott. OLDI P. - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto del 09/03/2012 della Corte di appello di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Paolo Oldi;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ANIELLO Roberto che ha concluso chiedendo declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 9 marzo 201…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.