La demolizione di un fabbricato rurale preesistente, anche se concordata con l'amministrazione comunale, comporta la perdita del diritto al recupero della relativa cubatura ai fini della trasformazione in abitazione, in quanto la norma che consente tale trasformazione (art. 107, comma 23, legge prov. 11 agosto 1997 n. 13) richiede espressamente la sussistenza materiale del manufatto al momento della presentazione della domanda di costruzione, a prescindere da ogni altra circostanza inerente alla sua preesistenza. La ricostruzione di un manufatto demolito deve essere considerata, a tutti gli effetti, come realizzazione di una nuova costruzione, non equiparabile alla ristrutturazione edilizia, in quanto non vi è nulla da conservare o risanare oppure recuperare come entità edilizia esistente o quale unità abitativa. Pertanto, il diniego di concessione edilizia per la costruzione di una nuova casa di abitazione, in assenza del fabbricato rurale da demolire e recuperare, è legittimo e conforme alla normativa urbanistica provinciale.