Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30110 del 29 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:30110PEN

Massima

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Il decreto presidenziale che rigetta la dichiarazione di astensione del giudice non è impugnabile con ricorso per cassazione, in quanto tale provvedimento non rientra nel novero degli atti impugnabili in sede di legittimità. La ricorribilità per abnormità dell'atto è ammessa solo quando il provvedimento appaia avulso dal sistema, non costituendo espressione dei poteri riconosciuti al giudice dall'ordinamento e determinando la stasi del procedimento, circostanze che non ricorrono nel caso di specie, in cui il decreto di rigetto della dichiarazione di astensione è espressione di poteri spettanti al Presidente del Tribunale e non determina alcuna stasi, essendo in potere della parte di attivare la procedura di ricusazione. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto presidenziale che abbia deciso sulla dichiarazione di astensione del giudice è inammissibile, in quanto tale provvedimento non rientra nel novero degli atti impugnabili in sede di legittimità, salvo che non ricorrano i presupposti dell'abnormità dell'atto, che non sussistono nel caso in esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. AN. N. IL (OMESSO), avverso il provvedimento del Presidente di Locri in data 3 luglio 2009, ricorso trasmesso in Cassazione con l'ordinanza n. 15/2009 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 09/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria;

lette le conclusioni del PG Dott. RIELLO Luigi che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con atto deposit…

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