Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 976 del 2019

ECLI:IT:TARVEN:2019:976SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un precedente atto favorevole, pur determinando la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, non integra una declaratoria di cessazione della materia del contendere ai sensi dell'art. 34, comma 5, c.p.a., atteso che la revoca ha efficacia ex nunc e non incide sulla legittimità del provvedimento originario. Pertanto, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese tra le parti, in considerazione della pronta esecuzione da parte dell'Amministrazione dell'ordinanza cautelare che aveva accolto la domanda di sospensione dell'efficacia del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/09/2019

N. 00976/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00030/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 30 del 2019, proposto dal sig.
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) e con domicilio stabilito presso l’indirizzo di “P.E.C.” indicato nel ricorso introduttivo

contro

Ministero dell’Interno, in persona del Ministro
pro tempore
,
ex lege
rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia e domiciliato presso gli Uffici di quest’ultima, in Venezia, S. Marco, n. 63

per l’annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

- del decreto -OMISSIS-del 17 maggio 2016, notificato il 13 ottobre 2018, recante revoca -OMISSIS-del 4 giugno 2015…

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