Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 3084 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3084SENB

Massima

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Il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento di esclusione da un concorso pubblico per titoli ed esami, pur se inizialmente ritenuto fondato in sede cautelare, può divenire improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia successivamente partecipato al concorso, completato tutte le prove, ma non abbia conseguito l'idoneità. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, condannando tuttavia l'amministrazione resistente alla rifusione delle spese legali sostenute dal ricorrente, in considerazione della ritenuta fondatezza del gravame già in sede di delibazione cautelare. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito di eventi sopravvenuti, come la partecipazione al concorso e il mancato conseguimento dell'idoneità, determina l'improcedibilità del ricorso, pur comportando la condanna dell'amministrazione alle spese legali in ragione della ritenuta fondatezza del gravame in sede cautelare. Ciò in quanto il processo amministrativo è improntato al principio della tutela effettiva e concreta del ricorrente, per cui la sopravvenuta carenza di interesse rende improcedibile il ricorso, senza tuttavia privare il ricorrente della rifusione delle spese legali sostenute, in considerazione della valutazione positiva del suo gravame in sede cautelare.

Sentenza completa

N. 08977/2009
REG.RIC.

N. 03084/2014 REG.PROV.COLL.

N. 08977/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 8977 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Cicerone, 49;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Corte dei Conti, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffici sono domiciliati in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

previa sospensione dell’esecuzione

del decreto del Presidente della Corte dei Conti n. DEC.60/D.P./2009 del 13.10.2009 con il quale il ricorrente è stato escluso dal con…

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