Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34692 del 5 agosto 2016

ECLI:IT:CASS:2016:34692PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. 309/1990 si differenzia dal concorso di persone nel reato continuato di detenzione e spaccio di stupefacenti per l'elemento aggiuntivo e distintivo costituito dal carattere dell'accordo criminoso, contemplante la commissione di una serie non preventivamente determinata di delitti, con permanenza del vincolo associativo tra i partecipanti, i quali, anche al di fuori dei singoli reati programmati, assicurino la propria disponibilità duratura ed indefinita nel tempo al perseguimento del programma criminoso del sodalizio. Pertanto, ai fini dell'integrazione del reato associativo, non è sufficiente la mera partecipazione dell'indagato ai reati-scopo o la commissione di singoli episodi delittuosi, essendo necessario che il giudice indichi specificamente gli elementi che dimostrino l'adesione consapevole e volontaria dell'indagato al pactum sceleris, ovvero la sua effettiva intraneo al consorzio criminale con il ruolo di promotore od organizzatore. In mancanza di una puntuale motivazione su tali aspetti, l'ordinanza cautelare deve essere annullata con rinvio per nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CITTERIO Carlo - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/04/2016 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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