Il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare ordinanze contingibili e urgenti per fronteggiare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell'ambiente e del patrimonio culturale, o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riferimento alle esigenze di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti, anche intervenendo in materia di orari di vendita, anche per asporto, e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Tali ordinanze, motivate dall'urgenza di tutelare gli interessi pubblici coinvolti, possono imporre limiti e divieti proporzionati alla situazione di fatto accertata, senza che sia necessaria la pregressa contestazione di illeciti direttamente imputabili al destinatario del provvedimento. L'adozione di tali ordinanze non riveste carattere sanzionatorio, ma di tutela degli interessi pubblici, e la valutazione della sussistenza dei relativi presupposti rientra nel potere discrezionale del Sindaco, sindacabile solo per manifesta irragionevolezza o illogicità.