Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14211 del 8 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14211PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di una società dichiarata fallita effettua pagamenti ingiustificati, quali corrispettivi per consulenze mai effettuate, al fine di distrarre risorse patrimoniali a danno della massa dei creditori. Il reato di bancarotta preferenziale sussiste quando l'amministratore, in prossimità del fallimento, esegue pagamenti a favore di alcuni creditori in pregiudizio degli altri. Il reato di bancarotta fraudolenta documentale ricorre quando l'amministratore tiene una contabilità irregolare, con annotazioni mendaci, al fine di ostacolare la ricostruzione del patrimonio sociale e la individuazione delle condotte distrattive. Tali condotte, finalizzate a creare un'apparenza di liquidità per evitare la ricapitalizzazione della società e aggravare lo squilibrio patrimoniale, integrano altresì il reato di bancarotta fraudolenta per aver cagionato o concorso a cagionare il fallimento. La mancata giustificazione contabile dei pagamenti effettuati, l'iscrizione in bilancio di crediti inesistenti o di valore inferiore al reale, nonché la difficoltà di ricostruzione dei movimenti finanziari, costituiscono elementi sintomatici della volontà dell'amministratore di occultare la reale situazione patrimoniale della società, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto in danno dei creditori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2563/2010 CORTE APPELLO di TORINO, del 10/03/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RIT…

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